Il Centenario dell'Iacp di Trapani e l'agenda del nuovo anno
Alla presenza di S.E. il prefetto di Trapani Filippina Cocuzza e di S.E, il Vescovo della Diocesi di Trapani mons. Pietro Maria Fragnelli, nonché di autorità civili e militari, di alcuni sindaci della provincia, di parlamentari e rappresentanti dei sindacati dei lavoratori e degli inquilini, il presidente dell’Iacp avv. Vincenzo Scontrino ha scoperto lo scorso 21 Dicembre la targa dedicata al Centenario dell’Ente. Presenti anche il vice presidente Iacp dott. Marcello Tricoli e il consigliere di amministrazione rag. Mario Bommarito. La costituzione dell’Iacp di Trapani risale al 22 Dicembre 1921 e fu decisa con Regio Decreto su proposta della Giunta Comunale di Trapani con deliberazione di urgenza dell’1/10/1921 e ratificata dal Consiglio comunale di Trapani del 25/11/1021. La targa, collocata all’ingresso della sede dell’Ente, riporta una frase di don Luigi Giussani “La Casa è il luogo della Memoria”.
“Una casa come luogo della nostra anima, per sentirsi protetti e sicuri. Una casa che metta le famiglie al riparo dei rischi e consenta ai nuclei familiari di vivere in serenità”. Così ha sottolineato il presidente dell’IACP, Vincenzo Scontrino che oltre che spiegare le ragioni della scelta di evidenziare nella targa la frase di don Giussani, si è rivolto ai presenti citando anche il più importante scritto del Manzoni nel quale si descrive il senso della casa. “Stiamo cercando di dare una casa a tutti quelli che ce lo chiedono – ha detto il presidente Iacp – cercheremo di dare risposte alle esigenze abitative per quanto ci è possibile. Lo stiamo facendo anche se il momento che stiamo vivendo è così particolare, segnato dalla crisi economica aggravata da quella pandemica”. Poi il riferimento a Trapani. “Non ci sono i rappresentanti del Comune di Trapani stamane – ha sottolineato Scontrino – anche se assieme siamo destinatari di fondi per l’ammodernamento del rione Cappuccinelli, interventi finanziati con i bandi per la Qualità dell’Abitare. Qualità dell’Abitare con la quale lavoreremo anche in altre città, un qualcosa che ha come fine il cambiare in meglio le nostre città”. “C’è tanta storia, tanto è stato fatto, penso anche al momento dello Iacp protagonista della ricostruzione post terremoto del Belice, penso a tanti quartieri che sono sorti in diverse aree della provincia di Trapani, ma è anche vero che dobbiamo fare ancora tanto e di più per la cittadinanza che vive in questi rioni. In questo ci verrà in soccorso il piano nazionale di ripresa e resilienza, al quale l’Iacp si appresta a partecipare entro i termini fissati dal bando regionale con oltre 50 progetti, le provvidenze del superbonus e quelle diverse misure che il Governo regionale ha stanziato e che questo Iacp intende sfruttare in toto. Quindi abbiamo tanto lavoro da fare non ci tiriamo indietro siamo convinti che il prossimo secolo ci vedrà protagonisti tanto quanto il precedente”. Infine il presidente Iacp, che ha ringraziato tutti i presenti e in particolare il Prefetto Cocuzza e il Vescovo Fragnelli, “istituzioni con le quali – ha evidenziato – teniamo rapporti rispettosi e costanti”, ha lanciato un appello a tutti i sindaci della provincia “per riuscire a fare rete”, e questo “per dare risposte puntuali e veloci alle istanze che provengono dal territorio”. Un appello che ha riguardato anche il contrasto alle occupazioni abusive degli alloggi popolari, “cartina di tornasole del bisogno abitativo che non trova spazi adeguati. Le guerre tra poveri – tra chi attende legittimamente l’assegnazione di un alloggio e si vede scippato il diritto da chi per necessità occupa abusivamente la casa popolare disponibile per l’assegnazione – sono quelle per le quali tutti assieme dobbiamo impegnarci per annullarle facendo vincere la legalità”.
Tema questo sul quale si è soffermato il Prefetto Cocuzza.
“La prefettura resta pronta a istituire un tavolo tecnico di confronto anche per colpire chi in modo criminoso vuol tentare di gestire una sorta di mercato illegale degli alloggi popolari”. Sul Centenario il prefetto ha parlato di “un traguardo bellissimo” e che però “dimostra quanto ancora ci sia bisogno di case popolari, c’è una esigenza abitativa che permane e che per di più è aggravata dalla crisi pandemica che ha rivoluzionato la vita di tante famiglie, di nuclei familiari ritrovatisi senza reddito, circostanze che hanno portato a far alzare i già alti numeri del fabbisogno abitativo”. Ancora il prefetto Cocuzza ha assicurato come la prefettura continuerà a seguire l’attività dell’Iacp di Trapani “con il fine anche di aiutare chi non ha casa”. Infine l’assicurazione che resta un obiettivo quello di “non stravolgere la vita delle persone e che chi abita nelle case popolari deve avere lo stesso rispetto garantito al resto della comunità”.
In continuità con quanto detto dal presidente Scontrino, il Vescovo di Trapani mons. Pietro Maria Fragnelli: “Se c’è una specificità dello Iacp nel nuovo secolo, ecco questo dovrebbe essere di pensarla in senso popolare com’è stato ben detto, forse anche in senso universale. Lo stesso Papa Francesco – ha ricordato mons. Fragnelli – dice il techo y trabajo vanno insieme, il tetto e il lavoro vanno insieme, dobbiamo pregare per tutte queste persone e chiedere a Cristo Signore, che nasce bambino in una capanna che possa essere sempre ispiratore, propulsore di un impegno sempre più generoso, perchè la casa della memoria va costruita”.